“Qualsiasi cosa aiuti le madri a dormire di più, e le aiuti ad essere sicure che il bambino venga nutrito frequentemente è molto importante” sono le parole di Anna Brown, professoressa di sanità pubblica presso la Swansea University del Galles. Possono parere parole scontate, tuttavia la ricerca fa intendere quanto la scontentezza di certi comportamenti ritenuti ‘naturali’ siano sempre più spesso abbandonati con aspetti interessanti sull’evoluzione, nel caso che vedremo, dell’allattamento materno.
Lo studio coordinato dalla dottoressa Helen Ball, direttrice del Sleep Lab – Durham University, è stato effettuato su un ampio gruppo di madri. Esso ha messo in luce come Il 44% delle madri ha detto di avere condiviso il letto “raramente” oppure “mai”, il 28% lo ha fatto “ad intermittenza”, il 28% ha riferito di avere condiviso il letto “spesso”.
Il gruppo di studio ha voluto indagare se tale ‘abitudine’ avesse ripercussioni sulla durata e sulla qualità dell’allattamento materno.
Interessanti sono i dati sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo; maggiore infatti è la considerazione dell’importanza dell’allattamento al seno materno per le donne che condividevano il letto con i propri cuccioli.
Per quanto concerne la durata, sono emerse le seguenti tendenze: la maggioranza delle donne appartenenti al 28/% succitato ha dichiarato di aver continuato ad allattare al seno dopo i 6 mesi, le donne con abitudine più intermittente hanno allattato fino ai 5 mesi e mezzo, mentre quelle donne che hanno condiviso il letto raramente tendevano ad avere una durata di allattamento al seno molto ridotta (fina o 3 mesi).
Importante dunque informare le madri che non devono sussistere paure amplificate circa la condivisione del letto con il proprio piccolo, tenendo sempre presente le variabili che possono definire un pericolo per questa abitudine in quanto, se non adottate specifiche misure di spazio e tutela, i bambini potrebbero accidentalmente soffocare oppure traumatizzati dal peso di un adulto che muovendosi può urtare o invadere il loro spazio.
#LilyOB riporta un documento curato dalla Geneva Infant Feeding Association (GIFA), affiliata dell’International Action Network Baby Food (IBFAN), tradotto in italiano e dal linguaggio accessibile.
http://ibfan.org/breastfeedingbreafs/bb53%20italian.pdf
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